Introduzione e storia dei Landmarks  (esistono?)

La  nascita della Gran Loggia di Londra, avvenuta il 24 Giugno 1717, fu talmente esaltata ed enfatizzata, da indurre, tutte le strutture massoniche che si andavano consolidando, a considerarla come la “Gran Loggia Madre del Mondo” e a considerare le regole da essa dettata come inderogabili punti di riferimento.

Quattro anni dopo questa nascita vi fu l’inizio di un processo di codificazione dei principi. Nel 1720 che il terzo  Gran Maestro George Payne (1685-1757) inizia a compilare dei regolamenti. Nello stesso anni il Duca Jean di Montagu (1718-1792), quarto Gran Maestro, si propose di rivisitare l’intero passato della Massoneria e di rivendicarne i nobili ideali.  Assegnòl’incarico a George Payne (1685-1757), a John Theophilus Desarguiles (1638-1744) e al pastore presbiteriano James Anderson (1684-1739). Questo gruppo formulò le regole sulla scorta delle esperienze degli ultimi quattro anni e sulla base di come si erano comportate le Logge operative nel passato. Parlarono di Old Charges e utilizzarono un termine che ha fatto molto discutere: la parola Landmark.

A nome di Anderson nel 1723 prese vita il volume  Constitutions of the Free-masons (Le Costituzioni dei liberi muratori), aggiornato nel successivo New Book of Constitution del 1738. Nonostante l’enorme valore che a tali Costituzioni sono state attribuite, il testo per le imprecisioni, manchevolezze ed ingenuità e per gli inevitabili condizionamenti dell’epoca, non presenta il carattere di un testo da assumere come “fondamento immutabile” e quasi “sacro” della Massoneria Universale. In realtà nell’opera furono solo enunciati gli Antichi Doveri (Old Charges), che sono indicazioni non datate estratte dagli antichi Archivi di varie Logge sparse sulla faccia della terra e noi le accetteremo, dando a loro la valenza di tradizioni orali.

Osserviamo che nel Libro delle Costituzioni di Anderson i cosiddetti Landmarks non vennero mai esplicitamente enunciati. Probabilmente Anderson usò solo una frase ad effetto che significasse la salvaguardia di una certa indefinita tradizione. Il termine  Landmark (confine, pietra miliare) starebbe  ad indicare, una regola o norma tramandata, anche oralmente,  dalla saggezza dei nostri predecessori  e che indica un limite, oltre il quale la struttura massonica perderebbe ogni diritto per una regolarità spirituale.

I LANDMARKS furono successivamente enunciati da altri illuminati autori, sono tanti, qui nel seguito la lista :

INDICE  (cliccando si possono leggere)

00.- Old Charges (vai a)

0.-Il dibattito sui Landmarks, sui nascenti Riti, sull’ammissione delle Donne (vai a

1.- Landmarks  della Gran Loggia del Missouri – 26 punti – (1850) – (vai a)  

2.- Landmarks di Rob Morris – 17 punti  – (1856) – (vai a

3.- Landmarksdi Albert Galantin Mackey – 25 punti  (1856) – (vai a

4.- Landmarks di  Chalmers J. Paton – 22 punti – (1871)  molto simili a quelli di Mackey, non riportiati.

5.- Landmarks di Gottfried Joseph Gabriel Findel – 9 punti – (1871) – (vai a

6.- Landmarks di Roscoe Pound -7 punti  – (1919) – (vai a)

7.- Landmarks di Harry Carr – 6 punti – (vai a)

8.-Basic Principles for Grand Lodge Recognition (UGLE) – (vai a

BIBLIOGRAFIA

[1] U. Gorel Porciatti, Le Charte fondamentali della Universale Massoneria, Editruce Athanor, (2° ediz), 1947.

[2] La Gran Loggi Unita d’Inghilterra ha aggiunto la dicitura “Loggia regolare”. Naturalmente è difficile dire cosa significhi regolare  e per questo termine rimandiamo al nostro commento a riguardo. Supposto di sapere cosa significhi regolare, in realtà io posso partecipare a Logge regolari per la mia Obbedienza ma anche a Logge non regolare, perche se non sono regolari è come se io partecipassi ad una qualsiasi riunione di amici che “giocano” a fare i massoni.

[3] E’ stato aggiunto dall GLUI “ ne di  conferire gradi a Fratelli .di altre Logge”.

[4] Norma chiaramente in contrasto con l’esistenza di più Obbedienze. Si interpreta scrivendo dopo la parole Massonica le parole di appartenenza.

[5] Eminente giurista americano.

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