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L’argomento è un argomento difficile anche perché è ben difficile stabilire, senza le necessarie documentazioni, quanto ci sia di vero su quello che si legge in giro. Se alcune notizie sono considerate scorrette vi preghiamo di segnalarcelo, sarà rapidamente modificata. Scrivi a   eugenif3@gmail.com

Massoni faccendieri

INDICE

Le Logge Occulte

 La lista Pecorelli (vai a)

L’inchiesta Cordova

L’inchiesta “Why not” di De Magistris

Breve profilo di interessanti  personaggi

1- Breve profilo di interessanti  personaggi

Pacelli

Berardino Nogara (1870-1958) faccendiere, massone cattolico e ingegnere. Era il nipote dell’arcivescovo di Udine: Monsignor Giuseppe Nogara. Ignoriamo presso quale Obbedienza massonica militasse. Nogara fu uomo di enorme talento e personalmente totalmente disinteressato a beni personali, diede di sicuro all’Economia italiana maggior impulso di qualunque altro uomo d’affari. Il 31 Dicembre 1942 il Massone Paolo Thaon di Revel emise una circolare atta a esentare la Chiesa dal pagamento delle imposte sui dividendi azionari.  Il Cardinale Spelman alla sua morte dichiarò che “dopo Gesù Cristo, Berardino Nogara era stato quanto di meglio poteva essere capitato alla Chiesa”. (Cfr. G.Galeazzi-F. Pinotti, Vaticano Massone, Edizioni-PIEMME , Milano 2013 ISBN 978-88-6836-719-0 p.90-91). Vai a Profilo di Nogara

Licio Gelli (1919- 2015),  è stato un imprenditore e faccendiere italiano, principalmente noto come “Maestro venerabile” della Loggia massonica P2.  Gelli fu   iniziato alla massoneria, nel 1963, nel Grande Oriente d’Italia (GOI). In breve tempo ne scalò i gradi principali, fino a diventare Maestro Venerabile della Loggia Propaganda 2 (detta P2). Tra il 1970 e il 1981 riuscì a iniziare alla P2 un consistente numero di soggetti titolari di cariche politiche ed amministrative, i nomi di alcuni dei quali sarebbero stati noti soltanto (“all’orecchio”) di Gelli. Benché per molti si trattasse soltanto di un’ulteriore e ben frequentata sede di affarismo politico, nel corso degli anni settanta la P2 si sarebbe qualificata per aver concentrato i protagonisti su di un disegno eversivo denominato IL PIANO DI RINASCITA redatto da tale Francesco Cosentino, su istruzioni dello stesso Gelli. La corte centrale del Grande Oriente d’Italia (GOI), con una sentenza del 31 ottobre 1981, decretò l’espulsione del Gelli dall’Ordine massonico. L’inchiesta sulla P2 venne infine archiviata con una sentenza da molti denominata “sentenza scandalo”. Gelli è stato condannato per depistaggio delle indagini della strage di Bologna del 1980 e per la bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano.                                       Vai a Profilo di Gelli                        vai al PIANO DI RINASCITA

 Michele Sindona (1920 – 1979), faccendiere, massone e banchiere. Nel 1964 entra in massoneria nella Loggia coperta “Giustizia e Libertà” di Piazza del Gesù, di cui facevano parte illustri ed autorevoli personaggi. Gradito e collaboratore del Cardinale Giovan Battista Montini (1897-1978) quando, 1963,  questi diviene Papa , con il nome di  Paolo VI, Sindona diviene, da quei primi anni ’60 , il banchiere preferito per il Vaticano, erede di Nogara, gli succederà Roberto Calvi. Divenuto personaggio scomodo all’Alta Finanza, nel 79, Sindona è arrestato e muore in carcere, per un caffe avvelenato,  alla maniera di Gaspare Pisciotta.  vai al profilo di Sindona

Roberto Calvi (1920-

Iniziato in una Loggia di Ginevra nel 1970.

Umberto Ortolani (1913-2002), faccendiere e massone della P2. Viene introdotto dal Cardinale Giacomo Lercaro negli ambienti Vaticani attorno al 1963. Gli sarà concesso il titolo di “Gentiluomo di sua Santità” da Paolo VI (revocato nel 1983).

vai a Profilo di Ortolani

Interessante la lista Pecorelli (1978) , vedasi anche quella di Panorama del 1976

Alberto Ablondi (1924 -2010) (lista Pecorelli) fu presidente della commissione episcopale per l’eucumenismo

Fiorenzo Angelini (lista Pecorelli dal 14 ottobre 1957) nominato Cardinale da Wojtyla

Virgilio Noè  (lista Pecorelli dal 3 Aprile 1961) nominato Cardinale da Wojtyla

Antonio Samorè (1905-1983) (indicato da Pier Carpi), Cardinale

Antonio Samorè (1905-198)

Tra coloro che ecclesiastici sono da sempre considerati vicini alla massoneria citiamo:

Padre Rosario Esposito (1921-2009), della Società San Paolo, ex missionario in Congo e professore negli Atenei Pontifici di Roma e Napoli con i suoi libri ha sempre evidenziato le grandi concordanze tra Chiesa e Massoneria. Il 2 Dicembre 2006 fu nominato Maestro massone onorario di Piazza del gesù – Palazzo Vitelleschi.

Il gesuita Padre Giovanni Caprile

Jose A. Ferrer Benimeli

(Cfr. G.Galeazzi-F. Pinotti, Vaticano Massone, Edizioni-PIEMME , Milano 2013 ISBN 978-88-6836-719-0 p. 334, 339)

 

L’INCHIESTA CORDOVA

L’inchiesta in questione fu condotta dal magistrato Agostino Cordova della Procura di Palmi nel 1992-93.

L’inchiesta riguardava 61 indagati e le presunte connessioni tra massoneria, affari sporchi, logge coperte, malavita organizzata.

Al tempo furono sequestrate documentazioni dalle principali obbedienze italiane.

Posso dare una testimonianza diretta , poiché al tempo ero membro, oltre che della mia Loggia, anche della Loggia di ricerca dei “Sancti Quator Coronati” all’Obbedienza di Piazza del Gesù – Palazzo Vitelleschi e collaboratore diretto[3] del Gran Maestro Renzo Canova. A Renzo Canova, al mio maestro marchigiano Averardo Alfonsi ed alla mia carissima amica Maria Antonietta Basile-Marziani, detta MAB, che erano membri del Supremo Consiglio furono sequestrate, nelle loro abitazioni, tutte le carte in odore di massoneria. Diversi anni dopo forse nel 2001 le carte furono riconsegnate con molte scuse, e Renzo  Canova mi ha raccontato che quando passava vicino ai militari che controllavano con la sua segreteria che tutto era stato restituito, costoro scattavano sull’attenti. Averardo Alfonsi, un ex glorioso sindaco del dopoguerra, si limitò invece ad un semplice “ mettele pur li, vi firmo che vi è tutto” facendo capire che prima se ne sarebbero andati meglio sarebbe stato per tutti. La coltissima MAB invece, che era una adorabile anziana signora, già avanti negli anni, non ebbe indietro nulla, perché, nel frattempo, era passata a miglior vita, ovvero nell’Oriente Eterno dei Massoni. Purtroppo diversi appunti per spunti di ricerca e di idee di importanti ricerche,  che la MAB ed io stavamo architettando,  penso siano andate perdute.  

Voglio ricordare che in quel periodo era Gran Maestro del GOI il Professore Giuliano di Bernardo che collaborò con Cordova. Di Bernardo mi raccontò[4] che andò da Cordova, che gli parlò di sospette infiltrazioni mafiose in alcune Logge del Sud. Di Bernardo sentito il parere del duca di Kent, Gran Maestro dell’UGLE, decise di dimettersi e di fondare una nuova gran Loggia d’Italia che denominò “regolare” perché su di essa il duca di Kent fece transitare il “riconoscimento inglese” così ambito nelle massonerie di tipo esclusivamente maschile.

Cordova fu trasferito dalla Procura di Palmi dichiarando di “non aver chiuso l’inchiesta sui Massoni”.  L’inchiesta fu trasferita alla Procura di Roma nel Giugno del ’94 e affidata ai pm Lina Cusano e Nello Rossi. L’indagine composta da 800 faldoni, restò pressoché ferma per circa 6 anni. Nel 2000 il giudice per le indagini preliminari dott.ssa Agusta Iannini (consorte di Bruno Vespa) disponeva l’archiviazione dell’inchiesta.

(Cfr. G.Galeazzi-F. esta.Pinotti, Vaticano Massone, Edizioni-PIEMME , Milano 2013 ISBN 978-88-6836-719-0 p.206-209)

 L’INCHIESTA DE MAGISTRIS (2006-2007)

Questa inchiesta denominata “Why Not” parte da un inchiesta del pm Pierpaolo Bruni e dalla testimonianza di tale Caterina Merante titolare di una  Società di Lamezia Terme. L’inchiesta riguarda essenzialmente la politica e le erogazioni dell’Unione europea per lo sviluppo della Calabria e continuata dal pm Luigi de Magtistris per una inchiesta sulla sanità calabrese..

Come è noto l’inchiesta De Magistris è stata avocata e successivamente archiviata. Il 21 Settembre 2007 sull’inchiesta De Magistris che toccava la Compagnia delle Opere, la Massoneria, Romano Prodi e Scarpellini, scendeva la zampata del controllo ispettivo. Il ministro della Giustizia Clemente Mastella chiedeva al Consiglio superiore dell Magistrature il trasfICArimento cautelare per il pm di Catanzaro Luigi De Magistris e per il procuratore capo Mariano Lombardi a seguito delle irregolarità procedurali rilevate nella gestione del fascicolo.

(Cfr. G.Galeazzi-F. Pinotti, Vaticano Massone, Edizioni-PIEMME , Milano 2013 ISBN 978-88-6836-719-0 p.200- p.206)

 

GLI ORDINI CAVALLERESCHI DEI MATRICE CATTOLICA

Taluno afferma che in Italia, e solo in Italia, il termine massone si sussurra, mentre si pronuncia ad alta voce solo per insultare! In tutte le altre nazioni di tipo democratico e non solo l’essere massone è un titolo di distinzione spesso superiore all’essere membri del Rotary, Lions, Kiwanis o di far parte di un qualche ordine equestre e nobiliare. Se tanto è deprecata la Massoneria, pur nelle sue molteplici Obbedienze, la stragrande maggioranza delle quali sono fiori all’occhiello di cultura e spiritualità, lo stesso fenomeno non si estende alle strutture associative di tipo cattolico. Facciamo alcuni esempi.

Il Caso Giulio Lampada (2009).  Giulio Lampada , presunto boss della ‘ndrangheta in Lombardia,  presunto ras del gioco d’azzardo illegale, sospetto usuraio (come risultava ai Carabinieri di Milano fin dal 2001),  nel 2009 fu nominato Cavaliere di San Silvestro, tra 19 nomi proposti dalla diocesi di San Marco Argentino –Scalea e indicato dal vescovo Domenico Crusco come benefattore,  all’interno di una infornata di 145 cavalieri nominati in quell’anno dal pro Gran Maestro, il Cardinale Tarcisio Bertone, dell’Ordine di San Silvestro papa, ordine equestre retto direttamente dal Pontefice,.

Eppure esiste una commissione che dovrebbe valutare bi candidati ma usualmente per diventare Cavaliere di San Silvestrooccorre distinguersi in beneficienze alla Chiesa ed essere ritenuti eccellenze in campo artistico e professionale.

(Cfr. G.Galeazzi-F. Pinotti, Vaticano Massone, Edizioni-PIEMME , Milano 2013 ISBN 978-88-6836-719-0 p.214.15)

 

 

I FACCENDIERI MASSONI

 

Francesco Pazienza

Flavio Carboni

Silvio Berlusconi

          Dell’Utri

Luigi Bisignani (1952?) faccendiere e massone.

Da giovane era addetto stampa di Andreotti.

Il suo nome è legato alle maxi tangenti Enimont transitate per lo IOR e alla ita di Napoloi sulla presunta Loggia P4 (Cfr. G.Galeazzi-F. Pinotti, Vaticano Massone, Edizioni-PIEMME , Milano 2013 ISBN 978-88-6836-719-0 p.17-18)

 

Marcinkus

Georges Cotier, domenicano, autore di Regards cathliques sur la franc-maqconerie, viene nominato, da Wojtyla, Presidente della Commissione teologica che ha preparato il  Giubileo.

Nella sua opera l’alto prelato auspica un colloquio tra Chiesa e Massoneria. Ritiene che la Chiesa abbia da imparare qualcosa dalla Massoneria, alla quale dovrebbe associarsi alla ricerca dellaq comune verità.

(Cfr. G.Galeazzi-F. Pinotti, Vaticano Massone, Edizioni-PIEMME , Milano 2013 ISBN 978-88-6836-719-0 p.344)

[1] Cf. Pier Carpi, Nella Loggia di San Pietro, intervista sull’Europeo del 12 dicembre 1987.

[2]Cf. G.Galeazzi-F. Pinotti,Op.Ci. p335-339.

[3] Questo capoverso è una testimonianza personale e la mia collaborazione di allora è testimoniata dai miei scritti nei volumi:                 e alla mia partecipazione ai convegni …………….

[4] Anche questo secondo capoverso è un ricordo di comunicazioni personali, a me fatte da parte del Professore Di Bernardo per il quale ho una profonda stima. Giuliano di Bernardo va ricordato in primo luogo che è autore del famossissimo volume “La filosofia della Massoneria” tradotto in non so quante lingue e  caposaldo della cultura massonica. Giuliano Di Bernardo è stato Professore Ordinario di Logica e Filosofia della Scienza nell’Università di Trento, disciplina della quale sono stato anche io Professore Ordinario. Con Di Bernardo, con il quale ci lega pure la nostra comune nascita in Abruzzo, ci siamo frequentati specie ai tempi della reciproca collaborazione con il Principe Sergio Palageneto, Gran Maestro dell’Ordine, spagnolo-bizantino, di San Constantino il Grande , Ordine nobiliare nel quale abbiamo militato per un certo tempo e successivamente per la fondazione di Dignity, fondazione per la quale diedi la mia collaborazione temporanea all’amico Giuliano. 

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